sabato 2 gennaio 2010

La Reggiana Calcio Femminile




Nel 1976 nasce la prima squadra di calcio femminile a Reggio Emilia con il nome A.C. S. Croce.
Nel 1981 prende il nome di REGGIANA CALCIO FEMMINILE.
Nel 1985, dopo 4 anni di serie B, disputa la massima serie.
Nel 1987 inizia l’era di Renzo Zambelli che ne diviene sponsor e presidente.
Negli anni che vanno dall’ ‘ 87 al ’93, la squadra vince per tre anni consecutivi il Campionato e per due volte la Coppa Italia.
Con la fine della stagione ’92-’93, si conclude anche il ciclo  dei successi sportivi. Zambelli lascia la presidenza per motivi di salute e gradualmente viene meno anche il sostegno economico.
Presidente diventa Betty Vignotto, ex calciatrice e capitano della nazionale. La società prende l’attuale nome di A.C. REGGIANA FEMMINILE (a.d.s.) e riparte dalla serie C.
Nel 1996-’97 torna in serie B. Dopo sei stagioni approda in A2. Nel 2003 è di nuovo in serie A.
Dal 2004-05 la squadra è allenata dal Mister Milena Bertolini.
Fin ad oggi la squadra si è sempre piazzata all’interno delle prime sei posizioni.
La società  è attualmente composta, oltre che dalla prima squadra, dalla Formazione Primavera che disputa il Campionato Under 19 Nazionale, dalla Formazione Pollicineimpegnata nel Campionato Under 14 e infine dalla Formazione di Calcio a 5.

In questi anni, nonostante le difficoltà economiche, come società abbiamo sempre cercato di essere attenti a iniziative di solidarietà.
Quest’anno, in seguito al ritiro di un grosso sponsor, ci troviamo in una situazione finanziaria molto difficile. Il contesto economico generale e la condizione di genere rendono problematico trovare le risorse necessarie. A tal fine abbiamo elaborato un progetto culturale, educativo e formativo, denominato “FUORI GIOCO ALLA VIOLENZA” che partendo dalla nostra condizione di genere possa contribuire a far evolvere lo sport verso una nuova cultura della competizione. Una competizione che possa essere un modo di conoscersi e conoscere valorizzando ogni aspetto di sé e degli altri. L'aspetto emotivo, affettivo, intellettivo, culturale e infine motorio. Una competizione come modo per rafforzare i gruppi e creare appartenenze al fine di creare contesti accoglienti per le differenti storie e culture di ogni bambina e bambino, di ogni ragazza e ragazzo.

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